Nella sua foga di spargere guerra e distruzione ovunque, Israele, guidato dal signore della guerra Netanyahu, ha bombardato le postazioni dell'ONU in Libano, colpendo militari italiani.
Di per sé è ben poca cosa rispetto all'orrore che si è visto finora, ai 42000 e più uccisi a Gaza, agli ormai più di 1000 uccisi in Libano, ai circa 800 e più palestinesi uccisi nel solo ultimo anno in Cisgiordania da soldati e coloni israeliani, ed è ben misera cosa rispetto al massacro che il signore della guerra sta preparando in Iran; al momento non ci sono morti tra i "nostri" militari.
Forse un sussulto di dignità lo si sta avendo anche dal nostro governo e chissà che ai tanti fautori del diritto alla difesa israeliana non venga finalmente il dubbio che stanno esagerando e che tutto ciò non ha nulla a che vedere col diritto alla difesa.
Ma un pensiero mi è venuto in mente: truppe dell'esercito italiano, in missione per conto della più alta espressione della comunità internazionale, vengono attaccate, “deliberatamente” sostiene Crosetto, e secondo me ha perfettamente ragione; dunque l'Italia, Paese NATO è stata aggredita; bè non siamo nel famoso articolo 5? "l'aggressione ad uno degli alleati sarà considerata aggressione a tutti gli altri"; ma allora sto proponendo che la NATO attacchi Israele? no, assolutamente; non pretendo tanto, anche perché non credo in ogni caso alla risposta militare, neanche alle aggressioni; ma che almeno si risponda con qualche sanzione, che si proclami l'embargo di tutte le forniture militari ad Israele, fin quando non decida di rispettare l'ONU e si disponga ad accettare il cessate il fuoco a Gaza ed in Libano come richiesto da delibere del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e, a parole, dalla potenza guida della Nato, questo sì!
Da un anno Israele sta seminando morte e terrore; questo lo può fare perché di fatto gode della certezza dell’impunità garantitagli dagli Stati Uniti. Israele dipende in tutto e per tutto dagli USA, sia per il sostegno economico, ma soprattutto per quello militare; armamenti, assistenza, protezione vengono forniti dalle forze armate americane; e se qualcuna delle vittime di Israele (per carità, non sempre si tratta di santarellini, in alcuni casi sono signori della guerra come Netanyahu, solo meno potenti), osasse reagire veramente, troverebbe gli americani contro. Se così non fosse, se veramente Biden o chi per esso, facesse anche solo balenare che l’appoggio americano non è incondizionato, difficilmente ci sarebbe qualcuno nel governo israeliano che oserebbe continuare a terrorizzare l’intero Medio Oriente.
Dunque non sarebbero neanche necessarie sanzioni se veramente gli Stati Uniti facessero sul serio.
Se non sono sufficienti le migliaia di morti fatti, l’attacco deliberato alle Nazioni Unite, e a Paesi alleati attraverso queste, non dovrebbe far meditare a tutto l’insieme dell’Occidente che Israele, finché sarà guidato da questo criminale rischia di mettere a repentaglio proprio quella sicurezza che si dice di voler difendere a tutti i costi?