ITALIA RIPENSACI:
a sostegno dell’appello perché l’Italia voti il bando ONU alle armi atomiche
Alcune associazioni già impegnate da tempo per la pace la
giustizia e la nonviolenza, preoccupate per l’intensificarsi di scontri
politico/militari dalle conseguenze imprevedibili ma comunque catastrofiche,
hanno visto un segno di speranza nell’avvio dei negoziati all’ONU per la messa
al bando delle armi atomiche.
Purtroppo l’Italia non ha partecipato alla prima sessione di
tali negoziati che si è svolta dal 21 al 31 marzo scorso. Una nuova sessione è
in programma in questi giorni (dal 15 giugno al 7 luglio).
Ci siamo pertanto costituiti in “Coordinamento cittadini e associazioni contro le armi atomiche, tutte
le guerre e i terrorismi” ed abbiamo scritto un appello alle massime
autorità del nostro Paese (Capo dello Stato e del Governo, presidenti dei
due rami del Parlamento) chiedendo che l’Italia partecipi attivamente a questi
negoziati e sostenga la messa al bando delle armi atomiche, un traguardo
storico, auspicato dalle massime autorità morali e religiose del mondo nonché
da più di 3000 scienziati, che oggi è a portata di mano, in controtendenza ai
venti di guerra che spirano con troppa violenza.
L’appello ha avuto già più di 60 adesioni, il sostegno con
apposite delibere del consiglio regionale del Piemonte e di alcuni consigli
comunali, tra cui quello di Torino. Esso si unisce ad altri appelli simili
provenienti da varie parti d’Italia e si inserisce in una mobilitazione
internazionale a sostegno del lavoro dell’ONU.
Ora vorremmo coinvolgere l’opinione pubblica con un evento costruito
e partecipato dai cittadini, perché siamo coscienti che solo la mobilitazione
morale delle donne e degli uomini amanti della pace potrà consentire il
raggiungimento dell’obbiettivo di un mondo senza atomiche.
Invitiamo pertanto la cittadinanza alla
manifestazione
che si terrà
mercoledì 28 giugno dalle 18,30 alle
20,30
in piazza Castello, Torino
Essa avrà come momento centrale un “flash-mob” per rappresentare
il pericolo costituito dalle armi atomiche e la volontà di un mondo libero da
esse, quindi verrà data la parola ai rappresentanti delle varie associazioni ed
istituzioni e ai cittadini che diranno perché aderiscono all’appello.