domenica 31 marzo 2024

Pasqua 2024

 

Dopo la memoria della Passione, il ricordo e l’affidamento di tutte le sofferenze, naturali, diciamo così, e procurate dall’uomo, che non riesce a riconoscersi fratello; dopo il mesto silenzio del sabato santo, il rientro delle speranze, la caduta dei sogni, la tristezza della rassegnazione, ecco il prorompere della Pasqua, con quell’annuncio incredibile: Cristo è risorto, è risorto davvero.

Non era una vana speranza quella degli apostoli, non è vero che il male è destinato a trionfare sul bene; il cinismo, il sorriso beffardo di chi guarda con commiserazione le cosiddette “anime belle”, gli ingenui che pensavano che il creato avesse un senso, tutto ciò è ribaltato.

Le donne (sono le donne, non gli uomini, a ricevere per prime il bell’annuncio), che vanno meste alla tomba per compiere quello che loro credevano essere l’ultimo gesto di pietà, disporre il corpo per la tomba, per l’oblio eterno, sono choccate: “Non cercate tra i morti Colui che è vivo, Gesù non è più qui”; tra di esse c’è Maria, la madre, che ha visto il figlio torturato e ucciso davanti ai suoi occhi, in uno dei modi più crudeli che la fantasia umana abbia mai escogitato. Essa crede all’annuncio e corre veloce perché la notizia, la bella notizia (eu angelion) venga subito data agli scettici apostoli. Maria è sempre pronta e sa sempre riconoscere il messaggio di Dio, proprio come all’annunciazione, il suo sì è senza indugi.

Gli apostoli tentennano, passano dall’incredulità al dubbio, ma occorrerà vederLo di persona, e non solo a Tommaso, per credere pienamente.

E anche noi siamo increduli. Sarà vero? E’ la domanda che sorge a tutti in occasione della Pasqua.

Soprattutto ai nostri giorni, con una mentalità estremamente positivista e materialista, si è molto poco propensi a tutto ciò che è spirituale, che non è verificabile dalla scienza. Dimenticando che proprio la scienza moderna ha posto dei limiti a se stessa (principio di indeterminazione di Heisenberg), dunque c’è un sapere che la scienza non potrà mai indagare e certificare, non per questo meno vero.

E qui si tratta di risorgere dai morti, qualcosa di mai concepito; sarà proprio per questo che o Pietro, Paolo e soci sono stati i più grandi impostori della storia, raccontandoci e facendoci credere in questa risurrezione incredibile, o …. veramente Gesù è il Figlio di Dio, come riconobbe il centurione sotto la croce, peraltro prima ancora della resurrezione.

Dunque come superiamo l’impasse, il dubbio atroce, in cui tanti si sono arrovellati? Anch’io sono spesso assalito dal dubbio; ammetto, non c’è modo di uscirne razionalmente: razionalmente si può arrivare a giustificare l’esistenza di Dio, quantomeno di un Essere principio di tutte le cose, ma la resurrezione di quell’uomo di nome Gesù, solo la fede può arrivarci in soccorso. E questa notte corriamo a rinforzare questa fede che mi dice che aldilà del dubbio razionale, sì, sono convinto che Cristo è risorto, è risorto veramente.

E da qui partono molte altre conseguenze: certamente la speranza che anche il mio povero essere ha quel destino, perché Lui me lo ha promesso, e Gesù, come dice san Paolo, non può mentire. La certezza che i miei genitori, parenti, amici che sono morti, in realtà non hanno chiuso la loro storia, perché tutti destinatari di quelle promesse.

Ma conseguenze anche più pratiche, più terrene, la prima delle quali è che il venerdì santo, il giorno della passione e della croce, per quanto reale, prolungato, diffuso, non sarà per sempre; se “Dio muore è solo per tre giorni, poi risorge” come una canzone famosa dice.

E la speranza di riuscire a sconfiggere la violenza, il male, la guerra, l’egoismo imperante è fondata, anche quando vediamo, come in questo nostro dannato tempo da terza guerra mondiale, non so ancora per quanto, a pezzi, nero attorno a noi, quando sembra che non ci siano più motivi di speranza, ebbene no, il buio, le tenebre non prevarranno; ed a ognuno di noi il compito di fare la propria parte affinché la speranza di un mondo migliore, anche qui sulla Terra, non solo nei Cieli, rimanga viva.

E’ ciò che mi ha sempre sostenuto in tutti gli impegni, le battaglie sia individuali che sociali che ho, che continuo a sostenere; se Cristo è risorto, anche nell’ora più buia è possibile intravvedere la luce.

Con questo auguro Buona Pasqua a tutti, credenti e non credenti, fedeli e dubbiosi, fidando di aver trasmesso qualche seme di speranza.

 

martedì 19 marzo 2024

Ucraina: Europa armata, negoziati invisibili

 Un mio articolo è stato pubblicato sulla rivista Missioni Consolata sulla situazione della giuerra in Ucraina e il rischio di escalation maggiori.

A questo link https://www.rivistamissioniconsolata.it/2024/03/18/europa-armata-negoziati-invisibili/