giovedì 22 giugno 2017

Manifestazione a Torino per un mondo senza atomiche



ITALIA RIPENSACI:

a sostegno dell’appello perché l’Italia voti il bando ONU alle armi atomiche
Alcune associazioni già impegnate da tempo per la pace la giustizia e la nonviolenza, preoccupate per l’intensificarsi di scontri politico/militari dalle conseguenze imprevedibili ma comunque catastrofiche, hanno visto un segno di speranza nell’avvio dei negoziati all’ONU per la messa al bando delle armi atomiche.
Purtroppo l’Italia non ha partecipato alla prima sessione di tali negoziati che si è svolta dal 21 al 31 marzo scorso. Una nuova sessione è in programma in questi giorni (dal 15 giugno al 7 luglio).
Ci siamo pertanto costituiti in “Coordinamento cittadini e associazioni contro le armi atomiche, tutte le guerre e i terrorismi” ed abbiamo scritto un appello alle massime autorità del nostro Paese (Capo dello Stato e del Governo, presidenti dei due rami del Parlamento) chiedendo che l’Italia partecipi attivamente a questi negoziati e sostenga la messa al bando delle armi atomiche, un traguardo storico, auspicato dalle massime autorità morali e religiose del mondo nonché da più di 3000 scienziati, che oggi è a portata di mano, in controtendenza ai venti di guerra che spirano con troppa violenza.
L’appello ha avuto già più di 60 adesioni, il sostegno con apposite delibere del consiglio regionale del Piemonte e di alcuni consigli comunali, tra cui quello di Torino. Esso si unisce ad altri appelli simili provenienti da varie parti d’Italia e si inserisce in una mobilitazione internazionale a sostegno del lavoro dell’ONU.
Ora vorremmo coinvolgere l’opinione pubblica con un evento costruito e partecipato dai cittadini, perché siamo coscienti che solo la mobilitazione morale delle donne e degli uomini amanti della pace potrà consentire il raggiungimento dell’obbiettivo di un mondo senza atomiche.
Invitiamo pertanto la cittadinanza alla
manifestazione
che si terrà
mercoledì 28 giugno dalle 18,30 alle 20,30
in piazza Castello, Torino

Essa avrà come momento centrale un “flash-mob” per rappresentare il pericolo costituito dalle armi atomiche e la volontà di un mondo libero da esse, quindi verrà data la parola ai rappresentanti delle varie associazioni ed istituzioni e ai cittadini che diranno perché aderiscono all’appello.

Il Coordinamento di cittadini e associazioni contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi

giovedì 13 aprile 2017

martedì 11 aprile 2017

TORINO, 12 APRILE 2017: ORA DI SILENZIO PER METTERE AL BANDO LE ARMI NUCLEARI

Il MIR-MN di Torino invitano gli amanti della pace a


Mercoledì 12 APRILE    dalle ore 17 alle  ore 18
in piazza Castello angolo via Garibaldi – Torino, 


 L'assemblea  generale dell'ONU sta discutendo su un documento che metta al bando le armi nucleari. Nonostante l'assenso della maggior parte dei PAesi membri dell'ONU, le potenze nucleari, coadiuvate dai loro fedeli alleati, tra cui l'Italia han deciso di boicottare le discussioni disertando le riunioni. (per maggiori info vedere
http://www.senzatomica.it/notizie/onu-primo-grande-passo-vietare-le-armi-nucleari/)

Visto il totale silenzio stampa su tale discussione intendiamo sensibilizzare l'opinione pubblica tramite questa ora di dilenzio.
Purtroppo i venti guerra incalzano e mentre prepariamo questo evento non passa giorno che non veniamo raggiunti da pessime notizie: prima l'uso dei gas a Idlib, poi il bombardamento Usa, quindi gli attentati a Stoccolma ed in Egitto.
Questa ora di silenzio pertanto vorremmo dedicarla sia a far pressione sul nostro governo affinchè partecipi attivamente al lavoro dell'Onu che potrebbe portare a mettere al bando le armi atomiche, sia come esternazione del nostro rifiuto della guerra e del terrorismo sia come solidarietà alle vittime di guerra e terrorismo unendoci al digiuno che proprio mercoledì si intende fare per la pace in Medio Oriente.

Volantino che verrà distribuito



mercoledì 22 marzo 2017

Su elezioni francesi, populismi ecc

Oggi ho letto il seguente articolo sul Fatto quotidiano online

http://disq.us/p/1h72kq1

E ho inviato il seguente commento:

sono d'accordo con il "succo" dell'articolo, anche se penso che a sfidare la Le Pen sarà proprio Macron, perchè Fillon è impresentabile, Macron è sostenuto da tutta la "società bene". Ma al ballottaggio egli potrà vincere solo se riceverà i voti di quegli elettori che si divideranno tra Hamon e Melencon facendo perdere entrambi, e che saranno chiamati dai loro "intellettuali" di riferimanto a salvare la patria; peccato che una volta incassata la vittoria Macron se ne fregherà dell'apporto determinante della sinistra e tutti esulteranno per lo scampato pericolo, la sconfitta dei "populismi", il trionfo dell'Europa e l'ennesima riprova della nullità delle politiche di sinistra; e tutto continuerà come prima; che ragione avrebbe la classe politica dominante in Europa di rimettersi in discussione, continueranno nel chiedere controriforme (questo il loro vero nome non riforme che sono tutt'altra cosa) di smantellamento del welfare. MA le cose continueranno a peggiorare la gente ad incazzarsi sempre di più e se i populisti cosiddetti (ovvero l'estrema destra "nazionalista"+"socialista",unite i due termini e vi verranno i brividi) non riusciranno questa volta la prossima vinceranno.
Ma attenzione! Gli elettori sono sempre meno ideoligizzati rispetto ad un tempo, anche quelli di sinistra: ormai è più probabile che un elettore dei ceti popolari deluso, tradito, abbandonato decida di votare per un candidato di estrema destra, o più semplicemente non vada più a votare, "tanto son tutti uguali", facendo vincere i temuti "cosiddetti" populisti, e allora lo scenario da incubo di Le Pen presidente della Francia potremmo averlo già ora.

martedì 21 marzo 2017

Il vangelo del giorno: 21 marzo 2017 Mc 8,34-38

In quel tempo Gesù 34 convocata la folla insieme ai
suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vuole
salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per
causa mia e del Vangelo, la salverà. 36 Infatti quale vantaggio c'è che
un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? 37 Che cosa
potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? 38 Chi si vergognerà
di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e
peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà
nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».



Qui un commento di un fratello della Comunità di Bose

E qui il mio:

Difficile questo passo: prenda la sua croce, e sappiamo benissimo cos'era la croce a quei tempi, non un monile da aggiungere ai tanti che abbiamo addosso, nè un modo di dire ma uno dei più terribii supplizi!

D'altra arte il sacrificio a cui siamo chiamati non è fine a se stesso, non un'ascesi o una rinuncia. ma la condizione per seguire Cristo. Il fine è il regno dei Cieli, la nostra felicità.

lunedì 6 marzo 2017

citazione da Gramsci

Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza. (da L'Ordine Nuovo, anno I, n. 1, 1° maggio 1919[12])